Il GAM nel 2013 sceglie il simbolo di #Medusa come proprio simbolo rappresentativo in relazione al rinvenimento nell'Area archeologica Massaciuccoli Romana, in zone e periodi diversi,, di due particolari reperti che ne riportano l'effige:
MA MEDUSA CHI E'? Come molte leggende anche quella di #MEDUSA ha subito gradualmente una certa evoluzione dalle sue origini all'età ellenistica. Secondo la tradizione greca, Medusa era sorella di #Steno (la forte) ed #Euriale (colei che salta lontano), era figlia di due divinità marine #Forcide e #Ceto ed ebbe dimora con loro nell'estremo occidente, presso il paese delle #Esperidi, non lontano dal regno dei Morti. Le tre sorelle nelle sembianze apparivano uguali (capelli serpentiformi, denti a mo' di zanne, mani di bronzo, ali d'oro e, a volte, una rada barba sul viso), ma solo Medusa tra loro era mortale. Le gorgoni erano oggetto di orrore per tutti, mortali e immortali, pietrificando chiunque incrociasse il lo sguardo scintillante e penetrante! Solo #Poseidone, dio del mare, non ebbe timore a giacere con Medusa, la Gorgone per eccellenza. In concomitanza di tale unione #Perseo, figlio di #Zeus e #Danae partì per uccidere la mostruosa figura di donna dietro ordine di #Sefiro e per consiglio della dea #Atena. Giunto al covo delle gorgoni riuscì a uccidere Medusa inseguendola in cielo grazie ai suoi calzari alati, donati a lui da #Ermes, e al suo ingegno. Egli usò, infatti, il suo scudo per riflettere lo sguardo mortale del mostro. Dalla testa recisa di questo venne fuori il frutto dell'unione di lei con Poseidone: #Pegaso, il cavallo alato, e #Crisaore, gigante armato dalla lancia d'oro. Secondo la tradizione latina, invece, Medusa era una fanciulla meravigliosa che Atena mutò in mostro per punirla dopo che quella si era unita a Poseidone all'interno di uno dei templi sacri a lui o che osò gareggiare con lei in bellezza, vantandosi proprio della sua chioma fluente. Dopo la decapitazione Perseo donò la testa della gorgone Medusa ad Atena che la pose al centro della propria #egida e del suo scuso in modo da pietrificare i propri avversari al solo mostrarsi loro. Perseo, dal canto suo, raccolse il sangue colato dal collo di Medusa; sia quello fuoriuscito dalla vena sinistra, veleno irreversibilmente mortale, sia quello colato dalla vena destra e capace di risuscitare i morti. Questa divinità così tremenda divenne una grande alleata dei romani che la amarono per la sue capacità. La sua immagine era utilizzata come guardiana delle città e per questo collocata sulle mura perimetrali; sempre con la stessa funzione, laddove non c'erano mura, veniva posta all'esterno degli edifici pubblici e dei monumenti, o scolpita sugli parapetti delle case e soprattutto sulle porte dei templi, oppure posta come protome sulle navi, come borchia degli scudi, e anche come rilievo nell'armatura per generali e personaggi importanti. Infine veniva anche usata come ciondolo di bracciali e collane a protezione di chi la portasse. A ciò sembra dunque chiaro poter aggiungere che il suo volto poteva anche essere impresse su matrici come quella rinvenuta a Massaciuccoli poi, potenzialmente, utilizzate per usi diversi tra cui quello culinario. Chi sa se nel sacello della mansio di Massaciuccoli, dedicato a una divinità (a noi oggi non nota in assenza del rinvenimento della statua di culto) venivano afferte al dio/alla dea delle focaccette con il volto di Medusa in rilievo come voto in cambio di protezione? O forse venivano semplicemente mangiate da abitanti e avventori della mansio?
0 Comments
Your comment will be posted after it is approved.
Leave a Reply. |
AutoreP.E. Bagnoli Archivio
August 2016
Categorie |